Con l’approvazione del DPCM 4 Agosto 2023, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 224 del 25 settembre 2023, è stato rivisto il sistema di formazione iniziale, abilitazione e accesso al ruolo, prospettato già dal Ministro Bianchi sul finire del proprio mandato con il DL 36/2023.

La norma prevede una fase transitoria ed una fase a regime. 

Il quadro rientra negli obiettivi di attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

La formazione iniziale è finalizzata ad ottenere titolo ed abilitazione utili ad accedere all’insegnamento. 

L’accesso al ruolo regolamenta, invece, la modalità attraverso cui avviene la selezione per poter ottenere il contratto a tempo indeterminato. 

Sono previste diverse casistiche di personale: 

  • Docenti già in possesso di abitazione;
  • Docenti in possesso del titolo di accesso e dei 24 CFU conseguiti entro il 31/10/2022;
  • Docenti in possesso del titolo di accesso e almeno 3 anni di servizio negli ultimi 5 di cui 1 specifico sulla classe di concorso che interessa.

Il testo della norma approvato non è di semplice lettura in quanto combina le fasi con l‘articolazione delle diverse procedura di formazione iniziale e di reclutamento per le rispettive casistiche.

Partiamo dalla definizione delle fasi.

La fase transitoria dovrebbe concludersi entro il 31/12/2024, anche se il MIM sta ragionando di introdurre delle deroghe, sempre che l’attuazione del PNRR lo consenta.

La fase a regime che dovrebbe prendere il via a chiusura della fase transitoria.

Il sistema di formazione iniziale e accesso al ruolo si articola in alcuni step.

Innanzitutto, è previsto un percorso universitario o accademico con valore abilitante di 60 CFU per consentire agli aspiranti insegnanti di maturare le competenze del docente abilitato, che approfondiremo di seguito. 

Alla conclusione di tale percorso abilitante sono previste una prova finale scritta ed una lezione simulata. La prova finale deve approfondire e commentare criticamente l’esperienza del tirocinio realizzata.

Ottenuta così l’abilitazione è possibile accedere al concorso per ottenere il ruolo. Il concorso è pubblico e nazionale e si svolge su base regionale/interregionale.

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Superate positivamente le prove del concorso, che analizzeremo di seguito, si accede al contratto e si deve superare un periodo di prova e di formazione in servizio di durata annuale con test finale.

Il docente abilitato dovrà possedere svariate competenze che, vedremo, essere verificate anche nella selezione della fase concorsuale.

Nello specifico il docente abilitato dovrà dimostrare di possedere competenze culturali, disciplinari, pedagogiche, psicopedagogiche, didattiche e metodologiche, promuovendo la partecipazione degli studenti e favorendo l’inclusione.

Inoltre, il docente abilitato dovrà possedere competenze professionali, che includono i saperi disciplinari e le competenze giuridiche. Il docente dovrà possedere la capacità di progettare percorsi didattici flessibili e adeguati ai livelli di apprendimento degli studenti.

Infine, lo stesso dovrà saper svolgere con consapevolezza i compiti della funzione docente, conoscere l’organizzazione scolastica e dimostrare una deontologia professionale.

Il percorso dei 60 CFU per ottenere l’abilitazione prevede l’approfondimento dei seguenti settori scientifico disciplinari:

  • Area pedagogica 10 CFU in MPED 01 – 02 – 04;
  • Area formazione inclusiva BES 3 CFU in MPED 03;
  • Area discipline linguistico digitali 3 CFU in MPED 03 – INF 01 – ING-INF 05 – L-LIN 02;
  • Area discipline psico-socio-antropologiche 4 CFU in MPSI 01 – MPSI 04 – SPS 08 – MDEA 01;
  • Area didattica delle discipline specifiche 18 CFU;
  • Area legislazione scolastica 2 CFU in IUS 09;
  • Area tirocinio diretto 15 CFU e indiretto 5 CFU per un totale di 20 CFU.

Pertanto,  per chi non ha mai lavorato nella scuola ed intraprende ora un percorso con l’obiettivo di accedere all’insegnamento sarà necessario ottenere l’abilitazione, dopo il titolo di accesso prescritto, per ottenere l’abilitazione. 

Sarà,  comunque,  possibile inserire il percorso dei 60 CFU durante il percorso universitario purché siano già stati maturati almeno 180 CFU nel percorso di laurea che si sta frequentando.

Per alcuni profili professionali di insegnanti è prevista una modifica sui titoli di accesso prescritti, come i docenti tecnico pratici.

Vediamo il quadro aggiornato:

  • Per le classi di concorso del cosiddetto quadro A dall’attuale DM n. 259/2017 saranno richieste ancora laurea vecchio ordinamento o specialistica o magistrale oppure titolo accademico di secondo livello;
  • Per le classi di concorso del cosiddetto quadro B, nella fase transitoria basterà il diploma di maturità specifico del settore, ma dallo 01/01/2025 bisognerà possedere almeno una laurea triennale.

In tutti i casi valgono sempre i titoli equipollenti o equiparati coerenti con le classi di concorso per cui si intende accedere.

Approfondiamo ora tutte le situazioni transitorie della formazione iniziale

  • Percorso 36 CFU per i docenti vincitori del concorso della fase transitoria e che possiedono i 24 CFU conseguiti entro il 31 ottobre 2022, che hanno fatto valere anche per prendere parte al concorso;
  • Percorso di abilitazione 30 CFU per i docenti vincitori del concorso della fase transitoria che hanno fatto valere 30 CFU già conseguiti per partecipare al concorso;
  • Percorso 30 CFU per i docenti con 3 anni di servizio  (di cui 1 specifico). Nella prima tornata concorsuale, già avviata con i DD MM 205 e 2016 del 2023, la partecipazione è riservata solo a coloro che hanno prestato servizio nella scuola statale. In un momento successivo del 2024 il concorso riservato ai triennalisti aprirà le porte anche a chi ha lavorato nella scuola paritaria o nella formazione professionale.

Vi sono, poi, una serie di situazioni nella fase a regime, che completano i casi precedenti e si estendono al futuro.

  • Percorso 60 CFU destinati ai docenti privi di abilitazione da concludersi, in prima applicazione, entro il 31 maggio 2024… sempre che le università riescano ad avviare le attività in tempo;
  • Percorso 30 CFU per i docenti già abilitati in altra classe di concorso o specializzati sul sostegno;
  • percorso 30 CFU per i docenti triennalisti vincitori del concorso; per i primi tre cicli di percorso è prevista una riserva di posti per i triennalisti e i docenti che hanno superato il concorso straordinario bis senza ottenere il ruolo.

È interessante vedere come sono articolati i settori scientifico disciplinari dei diversi percorsi di studio per ottenere i CFU. 

36 CFU per chi deve integrare i 24 CFU

  • Area pedagogica 3 CFU in MPED 01 – 02 – 04;
  • Area discipline linguistico digitali 3 CFU in MPED 03 – INF 01 – ING-INF 05 – L-LIN 02;
  • Area didattica delle discipline specifiche 15 CFU di cui 2 in MPED 03;
  • Area legislazione scolastica 2 CFU in IUS 09;
  • Area tirocinio diretto 13 CFU, di cui 3 CFU tirocinio diretto e 3 CFU tirocinio indiretto; 3 CFU di questi devono riguardare l’inclusione scolastica.

30 CFU per chi deve integrare i 30 CFU

I primi 30 CFU posseduti devono coprire le seguenti aree: 

  • Area pedagogica 4 CFU in MPED 01 – 02 – 04;
  • Area didattica delle discipline specifiche 9 CFU di cui 2 in MPED 03;
  • Area legislazione scolastica 2 CFU in IUS 09;
  • Area tirocinio diretto 15 CFU; 3 CFU di questi devono riguardare l’inclusione scolastica.

Gli Ulteriori 30 CFU da conseguire devono includere:

  • Area pedagogica 6 CFU in MPED 01 – 02 – 04;
  • Area formazione inclusiva BES 3 CFU in MPED 03;
  • Area discipline linguistico digitali 3 CFU in MPED 03 – INF 01 – ING-INF 05 – L-LIN 02;
  • Area discipline psico-socio-antropologiche 4 CFU in MPSI 01 – MPSI 04 – SPS 08 – MDEA 01;
  • Area didattica delle discipline specifiche 9 CFU di cui 2 in MPED 03;
  • Area tirocinio diretto 5 CFU.

30 CFU per i triennalisti e i docenti dello straordinario bis

  • Area pedagogica 4 CFU in MPED 01 – 02 – 04;
  • Area formazione inclusiva BES 3 CFU in MPED 03;
  • Area discipline linguistico digitali 3 CFU in MPED 03 – INF 01 – ING-INF 05 – L-LIN 02;
  • Area discipline psico-socio-antropologiche 3 CFU in MPSI 01 – MPSI 04 – SPS 08 – MDEA 01;
  • Area didattica delle discipline specifiche 6 CFU di cui 2 in MPED 03;
  • Area legislazione scolastica 2 CFU in IUS 09;
  • Area tirocinio diretto 9 CFU.

Reclutamento: come entrare in ruolo

La fase concorsuale transitoria prevede che la modalità di selezione consista in una prova scritta computer based con quesiti a risposta multipla volti a verificare conoscenze e competenze.

Nello specifico, i quesiti sono così articolati: 

  • 10 domande relative a conoscenze e competenze pedagogiche,
  • 15 domande relative a conoscenze e competenze psicopedagogiche,
  • 15 domande relative a conoscenze e competenze metodologiche e didattiche,
  • 5 domande su conoscenze lingua inglese al livello B2 del EQR,
  • 5 domande per verificare competenze digitali ed  uso didattico delle tecnologie e dei dispositivi elettronici multimediali.

Il tempo a disposizione per la prova è di 100 minuti e la prova è superata raggiunti 70 punti su 100.

Nella fase a regime, dopo la conclusione dell’attuazione del PNRR, il MIM potrà stabilire la modalità di selezione anche con quesiti a risposta aperta. Viene già prospettata la possibile modalità:

  • eventuale prova preselettiva,
  • prova scritta computer based con quesiti a risposta aperta sulle medesime conoscenze e competenze della fase transitoria,
  • prova orale volta a verificare conoscenze e competenze sulla specifica classe di concorso + test specifico.

Conclusioni

Come abbiamo avuto modo di vedere, il quadro delineato è molto articolato e complesso. si tratta di capire se il MIM riuscirà a rispettare la tempistica dettata dal PNRR.