In arrivo il bando per il concorso come dirigente scolastico. Ora abbiamo a disposizione il regolamento, che offre già informazioni utili per affrontare la domanda di partecipazione, verificare i requisiti richiesti, prepararsi alle prove selettive e studiare gli argomenti oggetto di valutazione.
Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza sul concorso dirigenti scolastici, tanto atteso da diverso tempo ma ancora in fase di definizione.
Regolamento
Non disponiamo ancora di un vero e proprio bando, ma solo di un regolamento, che risale al 2021.
Naturalmente, il concorso dirigenti scolastici discende dal Testo Unico delle norme per il pubblico impiego, cioè il decreto legislativo n. 165 del 2001 e proprio grazie ad esso viene bandito regolarmente.
Si tratta di un concorso per titoli ed esami, pertanto, prevede delle prove scritte e una prova orale. Inoltre, prevede la valutazione titoli culturali e di servizio.
La cadenza di questo bando dovrebbe essere triennale, anche se vi incidono diverse variabili: le scelte del Governo di turno, la durata di espletamento dell’intera procedura,… Inoltre il regolamento prevede che il concorso sia su base regionale.
Requisiti
Approfondiamo quali siano i requisiti per poter partecipare.
Innanzitutto, si deve far parte del personale docente e educativo in servizio presso le scuole.
Si deve essere in possesso di un contratto a tempo indeterminato e bisogna essere stati confermati in ruolo. Inoltre, devono essere posseduti almeno cinque anni di servizio e nel regolamento è previsto che possa essere valutato anche il servizio prestato presso la scuola paritaria.
Infine, i titoli di accesso richiesti sono titoli a livello accademico o universitario: laurea specialistica o magistrale, laurea vecchio ordinamento, oppure diploma accademico. Naturalmente, per avere un dettaglio di questi titoli di accesso, è importante verificare già nel regolamento e anche nel bando, in modo da poter verificare se il titolo del quale siete in possesso vi permette di poter accedere a questo concorso.
Prova preselettiva
Il bando vero e proprio non è ancora stato approvato ma molte informazioni le abbiamo grazie al regolamento, al cui interno sono anticipate quelle che dovrebbero essere le prove di selezione per approdare al ruolo di dirigente.
Innanzitutto, può essere prevista una prova preselettiva ma questa dipende dal numero di candidati che presenteranno domanda: se all’interno della Regione il numero dei candidati che presenta domanda di partecipazione è superiore a quattro volte i posti che sono messi al concorso, è prevista una prova preselettiva.
La prova preselettiva è computer – based e che consta di 50 quesiti a risposta multipla, quindi 50 domande con risposta chiusa, con la scelta su quattro opzioni.
Gli argomenti oggetto dei quesiti sono già previsti dal regolamento e sono precisati all’articolo 7 comma 2 e sono i medesimi della prova scritta e li affronteremo nel seguito del presente contributo.
La durata di questa eventuale prova preselettiva è definita dal bando, per cui si tratta di una informazione che avremo solo una volta che verrà emesso ed approvato il bando.
Non è prevista, a differenza dell’ultimo concorso dirigenti scolastici, la pubblicazione di una batteria di domande. Pertanto, i candidati non potranno avere a disposizione una batteria di test da studiare e memorizzare ma le domande saranno rese note soltanto il giorno della prova preselettiva.
L’ordine con il quale vengono proposti i quesiti ai candidati è un ordine casuale e diversificato proprio per evitare che all’interno dell’aula dove si affronta questa eventuale prova preselettiva si possa copiare dal vicino di computer.
Ogni domanda corretta riceve il riconoscimento di 1 punto ed ogni domanda errata o non assegnata ha l’attribuzione di 0 punti. Quindi, qualora sia prevista la prova preselettiva, prestate molta attenzione anche a questo passaggio, perché chiaramente non fornire una risposta o fornirla errata non incide sull’esito del punteggio finale.
È ammesso alla prova scritta quel personale che riesce ad ottenere il punteggio dell’ultimo degli ammessi. Quindi all’interno del regolamento e, conseguentemente, del bando non è previsto un punteggio minimo da raggiungere per la preselettiva ma il punteggio che fa da limite per capire se si passa è determinato dagli esiti della prova stessa, in base a quanto sono preparati i candidati.
I candidati ammessi alla successiva prova scritta sono tre volte i posti messi a concorso.
In occasione della prova preselettiva non è ammesso portare in aula manuali, codici, dizionari, smartphone e qualsiasi strumento che consenta una comunicazione con l’esterno.
Prova scritta
Una volta superata questa eventuale prova preselettiva, che bisogna verificare se verrà effettuata una volta che saranno presentate le domande di partecipazione al concorso, si passa alla prova scritta.
La prova scritta consta di 5 domande aperte che vertono sempre sugli argomenti previsti dall’articolo 7 comma 2 del regolamento e 2 quesiti di lingua inglese che, a loro volta, sono articolati in 5 domande e risposta chiusa. In lingua inglese bisogna dimostrare di avere comprensione del testo e possedere almeno un livello B2 di competenza della lingua.
La durata di questa prova scritta è stabilito dal bando.
Anche in occasione della prova scritta non è prevista la possibilità di portare smartphone e qualsiasi altro dispositivo che permette una comunicazione con l’esterno, ma è ammesso portare delle leggi che non siano né commentate né riportino annotazioni di dottrina, perché giustamente, durante la prova, il candidato può consultare questi supporti per fornire i riferimenti corretti.
In questo caso, è stabilito un punteggio minimo: il regolamento prevede che, per poter superare la prova scritta, si ottenga almeno un punteggio di 70 punti.
Una volta superata la prova scritta, si accede alla prova orale e superata la prova orale, verrà elaborata la graduatoria che tiene conto della tabella di valutazione dei titoli culturali e di servizio che è già annessa al regolamento e che dovrà essere inserita poi nel bando.
Argomenti d’esame
Di seguito sono elencati gli argomenti sui quali sicuramente verterà la prova scritta, quella a domande aperte, ma sui quali potrebbe essere prevista anche la famosa prova preselettiva.
- Normativa riferita al sistema educativo di istruzione e di formazione e agli ordinamenti degli studi in Italia con particolare attenzione ai processi di riforma in atto.
- Modalità di conduzione delle organizzazioni complesse, con particolare riferimento alla realtà delle istituzioni scolastiche ed educative statali.
- Processi di programmazione, gestione e valutazione delle istituzioni scolastiche, con particolare riferimento alla predisposizione e gestione del Piano triennale dell’offerta formativa, all’elaborazione del Rapporto di autovalutazione e del Piano di miglioramento, nel quadro dell’autonomia delle istituzioni scolastiche e in rapporto alle esigenze formative del territorio.
- Organizzazione degli ambienti di apprendimento, con particolare riferimento all’inclusione scolastica, all’innovazione digitale e ai processi di innovazione nella didattica.
- Organizzazione del lavoro e gestione del personale, con particolare riferimento alla realtà del personale scolastico.
- Valutazione ed autovalutazione del personale, degli apprendimenti e dei sistemi e dei processi scolastici.
- Elementi di diritto civile e amministrativo, con particolare riferimento alle obbligazioni giuridiche e alle responsabilità tipiche del dirigente scolastico, nonché di diritto penale con particolare riferimento ai delitti contro la Pubblica amministrazione e in danno di minorenni.
- Contabilità di Stato, con particolare riferimento alla programmazione e gestione finanziaria presso le istituzioni scolastiche ed educative statali e relative aziende speciali.
- Sistemi educativi dei Paesi dell’Unione europea.
Criteri di valutazione della prova scritta
I criteri di valutazione della prova scritta vengono definiti dalla commissione.
Tuttavia, può essere interessante analizzare i criteri definiti in precedenti prove concorsuali.
Il primo criterio cui fa riferimento e sul quale le commissioni hanno concentrato la propria attenzione è verificare la coerenza e la pertinenza delle risposte rispetto alle competenze del dirigente scolastico.
Quindi la commissione nel valutare le azioni che sono state proposte all’interno delle risposte dei candidati si è concentrata sulla valenza strategica di queste azioni, che bisogna dimostrare siano funzionali alla realizzazione dei processi formativi all’interno della scuola, attraverso processi formativi di qualità ma che siano inseriti in una visione unitaria dell’istituzione scolastica e, quindi, dimostrare che come dirigente abbia anche una vision, un’idea di scuola.
Inoltre, sempre rispetto alla coerenza, viene verificato che queste azioni siano coerenti rispetto ai poteri del dirigente scolastico, che sono poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane e materiali. Infine, va dimostrata l’articolazione dell’efficacia di queste azioni in un quadro di sistema.
Pertanto, nell’elaborare la risposta ai quesiti, dovete avere ben presente cosa s’intende con coerenza e pertinenza per dimostrare di saper spiegare come s’intende svolgere il proprio ruolo futuro di dirigente scolastico.
Il secondo criterio è l‘inquadramento normativo, facendo i dovuti riferimenti rispetto alle scelte da effettuare, motivando in una vision complessiva dell’istituzione scolastica. È importante fare i dovuti riferimenti legislativi in modo pertinente, consapevole e critico, cioè, accompagnato da opportune riflessioni in materia.
Ulteriore criterio è la sintesi, l’esaustività e l’aderenza all’oggetto dei quesiti. Ossia, le risposte devono essere consone rispetto alla domanda e quindi tentare così di non andare fuori tema. Bisogna dimostrare di avere organicità nella trattazione e rigore nella descrizione delle azioni che si intendono mettere in campo ma anche delle situazioni, dei contesti e dei concetti. Naturalmente, per farlo bisogna saper essere concisi, chiari e con una trattazione che sia la più compiuta possibile.
Infatti, come dicevamo all’inizio, i tempi della prova scritta non li conosciamo ancora perché verranno definiti dal bando, però, in occasione dell’ultimo concorso, la tempistica per ogni domanda si è attestata attorno ai 20-25 minuti per domanda, quindi diventa molto importante essere mirati, precisi, puntuali e concisi, per dare una risposta mirata al quesito e poi saper motivare evitando di disperdersi in rivoli e riflessioni che rischiano di non dimostrare questa sintesi ed esaustività ed aderenza all’oggetto del quesito.
Infine, criterio scontato, ma va richiamato: la correttezza logico formale, cioè bisogna dimostrare di avere una corretta espressione linguistica ma anche una capacità argomentativa e una costruzione logica all’interno dell’articolazione delle risposte.
Conclusioni
Le informazioni complete potranno essere fornite solo una volta che verrà emesso il bando di concorso ma era importante avere già una prima anticipazione perché, approvato il bando, la tempistica diventa stringente con un succedersi di scadenze molto ravvicinate. Per questo era importante avere chiaro almeno le modalità di selezione ed i contenuti sui quali prepararsi.
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