In questa situazione inaspettata e critica anche la scuola è stata coinvolta e travolta da processi nuovi, che configurano profili giuridici e normativi inaspettati. Cerchiamo di fornire alcuni chiarimenti sulla chiusura delle scuole, sulla sospensione dell’attività didattica, sul lavoro agile e sull’organizzazione di servizi minimi essenziali, approfondendo i riferimenti legislativi e contrattuali conseguenti.

È inevitabile che la confusione e l’incertezza abbiano appesantito questa già delicata situazione, anche semplicemente perché nel giro di tre settimane sono stati emanati diversi interventi legislativi.

All’approvazione degli interventi legislativi, un primo problema è nato sulla condizione di servizio delle istituzioni scolastiche: chiusura o sospensione.

Nel primo caso, la chiusura, tutte le attività sono ferme, le scuole sono inaccessibili ed il personale è costretto a casa.

Nel secondo caso, la sospensione, è sospesa l’attività didattica ma accesso al pubblico e segreteria sono attivi, in analogia a quanto accade durante le vacanze di Natale e di Pasqua in rispetto del calendario scolastico regionale.

Con le direttive di sospensione dell’attività didattica, sono state, conseguentemente, annullate tutte le riunioni ed assemblee in presenza che, qualora fossero necessarie per adempiere ad alcune scadenze, sono state effettuate a distanza.

La difficoltà maggiore, in prima battuta per alcune Regioni d’Italia e dal 9 Marzo per tutto il Paese sta nel garantire situazioni di sicurezza che evitino il diffondersi del contagio organizzando servizi minimi.

Servizi minimi essenziali

Nelle Note Ministeriali e nelle istruzioni operative sopracitate si ribadisce come il dirigente scolastico, nell’organizzare il servizio previsto, data la sola sospensione dell’attività didattica, deve limitare allo stretto necessario lo spostamento delle persone al fine di contenere la diffusione dell’epidemia Covid-19. Pertanto, anche nel caso del personale di segreteria va messa in campo una turnazione nelle presenze e concesso il ricorso al lavoro agile, che approfondiremo di seguito.

Il problema si pone, chiaramente, per il personale ausiliario e per gli assistenti tecnici.

Questi ultimi vanno impegnati nella manutenzione del laboratorio di loro pertinenza, nella salvaguardia dei materiali eventualmente deperibili e nel supporto all’applicazione di forme di interazione a distanza. Analogamente va pianificato il lavoro per il personale addetto alle aziende agrarie.

Per quanto riguarda i collaboratori scolastici, i cuochi, i guardarobieri e gli infermieri, il dirigente scolastico deve verificare l’avvenuta pulizia degli ambienti scolastici, che dovrebbe essere stata svolta nella prima settimana di Marzo e deve garantire la custodia e la sorveglianza generica sui locali scolastici. Verificati tali aspetti, resta da limitare il servizio a prestazioni necessarie, tenendo conto dell’assenza di attività didattica. Per procedere in tal senso, è necessario che il dirigente scolastico attivi i contingenti minimi stabiliti nei singoli contratti integrativi di istituto, ai sensi della legge n. 146 del 12 giugno 1990. Pertanto, deve emanare un provvedimento datoriale contenente le condizioni contingenti e la situazione di emergenza per la quale vi è la necessità di contenere il più possibile gli spostamenti per ragioni lavorative.

Naturalmente, il dirigente deve pianificare la presenza rivedendo con il Direttore dei Servizi Generali Amministrativi il piano di lavoro del personale Ata e informare la RSU o le OOSS territoriali. Se alcuni dipendenti hanno ferie pregresse dell’anno scolastico 2018/19 non smaltite, le stesse vanno consumate a copertura di questo periodo non lavorato. 

Effettuati tutti questi passaggi, il dirigente scolastico è legittimato a fare ricorso alla fattispecie della obbligazione divenuta temporaneamente impossibile così come prevede l’art. 1256, c. 2 del Codice Civile. Infatti, la condizione prevista da tale articolo si applica quando la prestazione lavorativa non sia possibile in modalità di lavoro agile, garantendo il livello essenziale del servizio.

Per fornire chiarimenti e supporto alle istituzioni scolastiche, il Miur è intervenuto anche con la Nota n. 388/2020, di approfondimento della didattica a distanza. Siamo consapevoli che non tutte le scuole e le famiglie sono attrezzate per affrontare le difficoltà tecniche, di infrastruttura, di disagio economico, sociale e culturale cui tale nuova modalità di fare scuola pone. Tuttavia, la Nota fornisce chiarimenti importanti: continuare ad essere comunità educante facendo scuola non a scuola, per superare barriere della distanza cui siamo costretti; coinvolgere responsabilmente gli organi collegiali nelle scelte; gestire correttamente il trattamento dei dati personali; coordinare tale modalità di attività didattica con la delicata ed ineludibile dimensione di valutazione, come chiarito con la Nota 279/2020;…

Legislazione Scolastica

Conoscerla, comprenderla, saperla applicare.

Scopri di più

Lavoro agile

Il lavoro agile o smart woking è stato introdotto ufficialmente in questi termini nel nostro Paese come modalità di prestazione lavorativa attraverso la Legge n. 81/2017, Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l’articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato.

Nello specifico, il tema è regolamento dagli articoli dal 18 al 24 e si prevede la possibilità di svolgimento di lavoro subordinato, previo accordo tra le parti, anche attraverso forme di organizzazione per fasi, cicli e obiettivi e senza precisi vincoli di orario o di luogo di  lavoro, con  il possibile utilizzo di strumenti tecnologici per lo svolgimento dell’attività lavorativa.

La prestazione lavorativa può essere svolta nel luogo di lavoro o all’esterno, rispettando i limiti di  durata massima dell’orario di lavoro giornaliero e settimanale.

In questa situazione emergenziale, con la Nota Ministeriale n. 278/2020 e le disposizioni operative del 6 Marzo il Ministero dell’Istruzione ha sottolineato la necessità di favorire il diritto all’istruzione attraverso modalità di apprendimento a distanza così come tutte le esigenze amministrative gestibili senza la presenza fisica negli uffici.

Seppur preoccupati prioritariamente degli aspetti giuridici, nei documenti ministeriali, il Ministero dell’Istruzione ha dedicato la dovuta attenzione anche alla dimensione didattica e relazionale ribadendo che i nostri bambini e le nostre bambine (e ciò vale anche per i servizi dell’infanzia) patiscano abitudini di vita stravolte e l’assenza della dimensione comunitaria e relazionale del gruppo classe. Anche le più semplici forme di contatto  sono da raccomandare vivamente. E ciò riguarda l’intero gruppo classe, la cui dimensione inclusiva va, per quanto possibile, mantenuta, anche con riguardo agli alunni con bisogni educativi speciali.

E’ doveroso, infine, richiamare un passaggio del contratto scuola: la contrattazione d’istituto, ai sensi dell’Art. 22 comma 4 lettera c. 9, deve affrontare anche i riflessi sulla qualità del lavoro e sulla professionalità delle innovazioni tecnologiche e dei processi di informatizzazione inerenti ai servizi amministrativi e a supporto dell’attività scolastica. La contrattazione d’istituto è, allora, la sede dove affrontare con le rsu l’organizzazione funzionale ed efficace del lavoro agile. Sappiamo, indubbiamente, le difficoltà e la corsa con cui si è operato in queste settimane, ma il coinvolgimento dei collegi docenti per le ricadute didattiche e delle rsu per gli aspetti contrattuali possono essere un passaggio costruttivo ed arricchente per il buon andamento della vita delle istituzioni scolastiche e di chi vi fa parte nei diversi ruoli, anche e soprattutto in situazioni straordinarie e delicate come l’attuale.

Conclusione

In questa situazione inaspettata e critica anche la scuola è stata coinvolta e travolta da processi nuovi che ci auguriamo siano occasioni di crescita per la quotidianità dei rapporti, per la riscoperta degli spazi decisionali, per la valorizzazione anche degli spazi contrattuali inesplorati.


EAS – Essere a Scuola

Il presente articolo è pubblicato nel fascicolo speciale e gratuito la scuola a casa.

In questo periodo di difficoltà nel quale insegnanti e allievi non possono muoversi dalle loro abitazioni, direzione e redazione della rivista “Essere a Scuola”,  pubblicata da Morcelliana Scholé mettono a disposizione di tutti gratuitamente, in formato pdf, un fascicolo speciale sulla scuola a casa che può rivelarsi di grande utilità.

Rivista EAS - Essere a Scuola

EAS – Essere a Scuola

diretta da Pier Cesare Rivoltella
“La scuola a casa”
Fascicolo speciale e gratuito

Consulta il fascicolo in formato PDF

SOMMARIO

EDITORIALE

L’astrazione e la verità, di Pier Cesare Rivoltella

INQUADRATURE DI MEDIA EDUCATION

I social in tempi di emergenza, di Michele Marangi

RICERCA

Raccontare la ricerca: discorsi, catene e fake news sul virus, di Alessandra Carenzio

MENTE, CORPO, CERVELLO

Cosa vogliamo imparare da questa esperienza?, di Greta Lacchini

DIRIGERE SCUOLE E BUONE PRATICHE DI SISTEMA

E-learning: opportunità e impreparazione, di Ennio Pasinetti

DIDATTICA DELLE DISCIPLINE

La lezione a distanza dal lato del docente. Spunti formativi al tempo del COVID-19, di Enrica Bricchetto e Gianna Cannì

INQUADRATURE DI MEDIA EDUCATION

La scuola a distanza: la voce dei ragazzi, di Sara Lo Jacono

FARE COMMUNITY

Voci dal Web per la scuola a distanza. L’esperienza delle comunità on line di docenti, di Jole Caponata, Elisabetta Nanni e Federica Pilotti

DOSSIER MATERIALI E STRUMENTI

Soli in una stanza. #distantimaunitiperlascuola, di Elena Piritore ed Elena Valgolio

STORIE DELLA SCUOLA

Tra patrimonio scolastico e patrimonio familiare. Spunti didattici per creare memoria condivisa, di Francesca Davida Pizzigoni

SULLO SCAFFALE

Il rischio di allargare la forbice tra Gianni e Pierino. La scuola a distanza: attenzione al divario digitale, di Stefano Pasta

PRATICHE INCLUSIVE

Cura e responsabilità: scuola e disabilità al tempo del contagio. COVID, ovvero Costruire Opportunità e Validi Interventi anche per alunni con Disabilità, di Silvia Maggiolini

FARE SCUOLA

Tempo di fragilità, opportunità per rafforzare il ruolo educativo del docente, di Alessandro Sacchella
Dai compiti alle situazioni problematiche, di Alessandro Sacchella Prove tecniche di “comunità educante”, di Biagio Di Liberto

DIDATTICA DELLE DISCIPLINE

Razionalizzare la realtà, di Dario Forlani e Laura Montagnoli

STORIE DELLA SCUOLA

Didattica della storia ai tempi del COVID-19. Distanza, digitale e uso laboratoriale delle fonti, di Pamela Giorgi e Irene Zoppi

DIDATTICA DELLE DISCIPLINE

Mobilità degli studenti in un’Europa chiusa in casa. Appunti di un’esperienza, di Vincenza Leone

SVILUPPO PROFESSIONALE

La scuola non si ferma. Avanguardie educative e Piccole scuole a supporto dell’emergenza sanitaria, di Elena Mosa e Letizia Cinganotto

ESSERE PROFESSIONISTI A SCUOLA

A scuole chiuse: riferimenti normativi e contrattuali, di Luisa Treccani