In tali momenti, spesso ci si pone delle domande: chi è responsabile degli alunni nel momento in cui si cambia l’ora e gli insegnati si spostano da un’aula all’altra? Se durante la ricreazione accade qualcosa, chi ha il dovere di sorvegliare? Nel momento in cui un genitore non si presenta in tempo all’uscita da scuola a prendere il figlio, come ci si comporta?
I diversi esempi riportati si manifestano quotidianamente a scuola e configurano un’enorme responsabilità da parte del personale. In particolare, la responsabilità aumenta in proporzione all’età degli alunni, cui la scuola si fa carico fino alla sua riconsegna al genitore.
Tali situazioni sono disciplinate dal cosiddetto regolamento d’istituto.
Lo stesso riporta le scelte organizzative e gestionali della scuola ed è approvato dal Consiglio d’Istituto, in virtù del decreto legislativo 297 del 94 articolo 10, comma 3 lettera e. Tale regolamento deve essere, naturalmente, condiviso e discusso con il Collegio Docenti, che ha il dovere di conoscerlo e farsene carico. Inoltre, in virtù del regolamento dell’Autonomia delle istituzioni scolastiche, il DPR 275/99, come docenti dobbiamo pretendere di essere coinvolti nell’elaborazione e soprattutto di condividerne le scelte, data la diretta responsabilità derivante da questi momenti delicatissimi.
Proviamo ad analizzare alcuni esempi.
Fino all’inizio delle lezioni, chi è responsabile degli alunni o studenti che sono entrati nell’edificio? all’interno del regolamento va stabilito quando entrano gli alunni e a chi devono essere affidati.
Al momento dell’uscita da scuola, chi gestisce il cancello e si occupa della eventuale affidamento degli alunni ai genitori, in particolare nelle prime classi della scuola primaria?
Ogni istituzione scolastica stabilisce chi e come debba gestire l’identificazione del genitore o di chi ritira l’alunno al termine delle lezioni.
Il momento delicatissimo del cambio d’orario tra una lezione e l’altra come è regolamentato? Come gestire il cambio insegnante della classe che deve spostarsi in un’altra? Per esempio, prima di andare nell’altra classe dove fare lezione, il docente deve aspettare che arrivi l’insegnante della lezione successiva, in modo da evitare momenti scoperti.
Inoltre, nel regolamento sono stabiliti i turni di sorveglianza in tutti gli spazi della scuola: le classi, gli atri, il bar, qualora ci fosse, o gli spazi esterni, se utilizzati.
Altro esempio è la delicatissima situazione di un minore che non viene ritirato dalla scuola perché i genitori sono in ritardo. Nel regolamentarlo, è necessario stabilire fino a quando l’insegnante deve aspettare per verificare l’eventuale arrivo dei genitori; qualora questi siano in notevole ritardo e non abbiano avvisato la scuola, a chi si affida questo minore? tendenzialmente, nei regolamenti, la scelta ricade sul collaboratore scolastico che, dopo un congruo tempo di attesa sempre stabilito nel regolamento, se non arrivano i genitori è titolato a chiamare dapprima i genitori stessi e, qualora questi non rispondessero ed il tempo si protraesse oltre il dovuto, addirittura la polizia locale.
Queste sono solo alcune delle innumerevoli situazioni estremamente delicate dove si configurano notevole responsabilità nei confronti di minori. Pertanto, ogni istituzione scolastica, deve costruire questo regolamento, calandolo nel proprio contesto, condividendolo con tutti gli attori che poi dovranno metterlo in nato e, quindi, approvarlo nel consiglio di istituto.
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