Una domanda che sento frequentemente porre è come poter lavorare nel mondo della scuola?

Effettivamente, nel ginepraio di norme che regolamentano il funzionamento della scuola, non è sempre semplice capire come poter lavorare come insegnante o come personale amministrativo, tecnico, ausiliario.

Cerco, pertanto, di offrire alcuni punti di riferimento utili per rispondere al quesito come posso lavorare nel mondo della scuola?

Entrare nel mondo della scuola è abbastanza complesso perché frequentemente le norme che regolamentano la materia sono farraginose e in continua evoluzione.

Pertanto gli argomenti trattati saranno i seguenti:

Figure professionali della scuola

Tra le figure all’interno della scuola abbiamo la figura professionale del docente. Lo stesso deve possedere determinate competenze professionali ben descritte dall’articolo 27 del Contratto Collettivo del comparto scuola statale del 2016/18.

Tali competenze sono molto articolate e vanno dalla competenza disciplinare a quella metodologico didattica, quella relazionale, quella di documentazione, di valutazione, di ricerca e di orientamento.

Pertanto, si tratta di competenze articolate.

Abbiamo la figura professionale del cosiddetto personale ata cioè il personale ausiliario, i collaboratori scolastici, gli assistenti tecnici a supporto delle attività della scuola in particolare nelle attività laboratoriali, il personale amministrativo, cioè gli assistenti amministrativi che operano all’interno delle segreterie.

Se siete interessati al mondo della scuola, dovete dapprima capire il vostro orientamento rispetto alla figura professionale del docente oppure la figura professionale del personale ata, perché vi sono percorsi differenti sia per le supplenze che per l’assunzione ruolo. 

Lavorare con le supplenze

Con il termine supplenza si indicano i contratti a tempo determinato che la scuola utilizza per sostituire il personale assente.

Possiamo avere differenti incarichi:

  • supplenze brevi e saltuarie, cioè per la sostituzione del personale che è assente per brevi periodi, come per la malattia, la maternità, i giorni di permesso,…
  • incarico annuale cioè la scuola statale ha posti in organico vacanti dal primo di Settembre al 30 Giugno, posti di tipo B in organico di fatto, e vacanti dal primo Settembre al 31 Agosto, posti di tipo A in organico di diritto.

Questi ultimi sono utilizzati per le assunzioni in ruolo, ma, qualora, restassero vacanti, vanno coperti con un supplente.

Naturalmente, per ciascuna figura professionale, che si tratti di docenti o di personale ata, per poter coprire questi posti vacanti bisogna interpellare il personale inserito in specifiche graduatorie.

Legislazione Scolastica

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Le graduatorie utilizzate per cercare i supplenti sulle supplenze brevi e saltuarie sono le graduatorie d’istituto, mentre per gli incarichi annuali sono le graduatorie provinciali per le supplenze, GPS per i docenti, la graduatoria dei 24 mesi per il personale ata.

Ciascuna graduatoria ha norme di riferimento e modalità di attribuzione dei punteggi e delle proposte di supplenza differenti. 

Per potervi accedere è importante tenersi aggiornati sulle scadenze dell’aggiornamento, sulle modalità per presentare domanda, sui titoli prescritti in base alla tipologia di posto.

Guida Pratica per i Docenti Supplenti

Per aiutare in questo intricato intreccio di informazioni, leggi, notizie, ho realizzato una guida patica per i docenti supplenti che contiene utili approfondimenti anche per il personale di ruolo.

Docenti Supplenti

Come accedere al ruolo

Indubbiamente, chi inizia a lavorare nella scuola come supplente, ambisce a raggiungere l’assunzione a tempo indeterminato, cioè il ruolo.

Anche per raggiungere tale traguardo la strada nella scuola non è semplice e non è lineare, in quanto frequentemente oggetto di interventi legislativi.

E’ giusto precisare che sono differenti i percorsi per il personale docente e per il personale ata: mentre i docenti, ad oggi, devono superare un concorso, gli ata, dopo 24 mesi di supplenza, possono accedere alla graduatoria permanente provinciale ed essere chiamati in ruolo.

Anche in tema di concorsi per il personale docente va fatta una precisazione: la via stabilita dalla Costituzione è quella del concorso ordinario, consistente in una prova scritta ed una prova orale, bandito a livello regionale. Tuttavia, nel corso della storia della scuola, soprattutto per sanare il problema annoso del precariato, sono stati previsti concorsi straordinari, periodicamente banditi, rivolti a coloro che già hanno lavorato nella scuola.

Per poter, però, accedere ai concorsi è ormai richiesto anche il possesso dell’abilitazione all’insegnamento, tema piuttosto articolato.

Per fare chiarezza su come funziona l’ingresso a scuola da docenti è importante approfondire due differenti argomenti: la formazione iniziale per ottenere l’abilitazione all’insegnamento, e il reclutamento per passare di ruolo.

Sui temi proposti, il principale suggerimento è rimanere costantemente aggiornati, onde evitare di perdere opportunità.