Iniziamo oggi un percorso di approfondimento di quelle che Perrenoud ha definito le Competenze per insegnare. Philippe Perrenoud, nato nel 1954, è professore presso l’Université de Genève alla facoltà di psicologia e scienze dell’educazione, è cofondatore del Laboratorio di ricerca, innovazione formazione e istruzione. Nel 1999 Perrenoud pubblica un volume molto significativo, poi tradotto successivamente anche in italiano, dove approfondisce quelle che definisce le dieci nuove competenze per insegnare. In questo percorso vorremmo approfondire ciascuna di queste competenze indispensabili alla professionalità docente. Oltre a condividere pienamente l’impostazione, che riconosce queste competenze come centrali per favorire una professionalità in un ruolo tanto delicato quale quello dell’insegnante, si intende cercare di individuare ed analizzare quali siano i fondamentali riferimenti, normativi e contrattuali, in vigore nel nostro Paese, che possono andare a sostenere ed arricchire effettivamente la maturazione di queste competenze professionali.

In questo modo, si vuole tentare anche di valorizzare e favorire la crescita ed il miglioramento delle istituzioni scolastiche, che vedono come centrale la professionalità docente.
Analizziamo brevemente quali siano queste dieci competenze:

Organizzare situazioni di apprendimento

Innanzitutto, il docente di avere piena padronanza della disciplina di insegnamento e deve cercare di impostare delle proposte didattiche che siano davvero coinvolgenti per gli studenti e che sappiano anche partire da possibili situazioni di difficoltà o di errore che lo studente può incontrare sul proprio percorso.
Organizzare e animare situazioni di apprendimento

Gestire la progressione degli apprendimenti

Fare in modo che nel corso dell’attività il docente aiuti gli studenti nel sapere progressivamente realizzare dei bilanci periodici in merito alle proprie capacità e propri punti di forza e di debolezza.
Gestire la progressione degli apprendimenti

Ideare e far evolvere dispositivi di differenziazione

Nelle nostre classi è un aspetto, sicuramente, centrale e, pertanto, richiede al docente la capacità di mettere in cantiere delle proposte didattiche che tengano conto delle specificità di ciascuno ma soprattutto di trasformare questa eterogeneità in una ricchezza. Vanno, allora, messi in campo anche dei percorsi di sostegno reciproco, di aiuto reciproco, di tutoraggio tra gli alunni, in modo tale da non lasciare indietro nessuno.
Ideare e far evolvere dispositivi di differenziazione

Coinvolgere gli alunni nei loro apprendimenti e nel loro lavoro

Fare in modo davvero che lo studente sia consapevole del percorso che viene proposto ma anche del progressivo percorso di apprendimento che sta affrontando.
Coinvolgere gli alunni nei loro apprendimenti e nel loro lavoro

Lavorare in gruppo

Fondamentale è saper ideare delle situazioni che animino una dinamica di gruppo in cui ciascuno si sente parte di un tutto e può contribuire effettivamente con le proprie specificità e le proprie potenzialità alla finalità della scuola, ossia favorire il raggiungimento del successo formativo di ogni studente e di ogni studentessa.
Lavorare in gruppo

Partecipare alla gestione della scuola

Indispensabile è condividere e costruire un progetto d’istituto che veda coinvolti tutti gli attori.
Partecipare alla gestione della scuola

Informare e coinvolgere i genitori

Tra questi attori vi sono i genitori, che vanno coinvolti attivamente sia nei momenti collegiali che sulla condivisione di un progetto educativo.
Informare e coinvolgere i genitori

Servirsi delle nuove tecnologie

Una professione come quella del docente non può assolutamente non essere al passo con i tempi e quindi tenersi fuori da questa continua evoluzione che la tecnologia e le trasformazioni digitali comportano, dal punto di vista sociale, economico e culturale. Quindi, è chiaro che un docente deve servirsi di queste tecnologie come uno strumento, come un mezzo per favorire gli apprendimenti di studenti appartenenti a generazioni sempre diverse. Per questo, non può pensare di non aggiornare costantemente la propria professionalità.-
Servirsi delle nuove tecnologie

Affrontare i doveri e i dilemmi etici della professione

Doveroso è partecipare alla condivisione ed alla realizzazione delle regole di una comunità educante, avendo consapevolezza dei propri diritti e dei propri doveri.
Affrontare i doveri e i dilemmi etici della professione

Gestire la propria formazione continua

Analizzato brevemente questo quadro, diventa centrale la formazione continua, per garantire una professionalità al passo con i tempi ma anche una professionalità che consente di rispondere a quelle che sono le esigenze di istruzione ma anche di formazione degli studenti e delle studentesse.
Gestire la propria formazione continua

Il testo Dix nouvelles compétences pour enseigner. Invitation au voyage di P. Perrenoud è stato tradotto in italiano e 2002: Dieci nuove competenze per insegnare. Invito al viaggio (Roma, Anicia).

Questo nostro presente viaggio vuole essere un invito ad analizzare in seno alla normativa oggi in vigore nel nostro Paese, quali possono essere i cardini, i punti di riferimento per favorire una professionalità che sia al passo con i tempi e che favoriscano la maturazione di questa professione, molto stimolante e ricca di sfide ma anche, sicuramente, molto delicata e difficile.

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