L’esperienza di Alternanza scuola – lavoro è stata più volte rivista ed è terreno di incontro, ma anche di scontro, tra il mondo della scuola ed il mondo del lavoro.
Per rendere autentica l’esperienza dell’alternanza è indispensabile che venga progettata, costruita insieme, in modo organico e condiviso, partendo da un coinvolgimento attivo di tutto il personale docente.
Sono ancora tanti i colleghi docenti che la ritengono tempo perso. In realtà, per lo studente e per la studentessa è un’opportunità per misurare e per sperimentare il valore formativo delle discipline. In questo potremmo trovare un terreno condiviso di dialogo e confronto nei consigli di classe.
La condivisione del linguaggio e delle finalità deve essere anche il terreno di dialogo e progettualità condivisa tra scuola e azienda.
Troppo spesso le aspettative dell’azienda riguardano solo la preparazione di manodopera specializzata. L’istruzione e la formazione non possono e non devono preoccuparsi esclusivamente della preparazione tecnica dei futuri lavoratori e delle future lavoratrici.
La scuola propone un’offerta formativa che garantisca il successo formativo di ogni studente/studentessa, facendo acquisire conoscenze ed abilità e maturare competenze disciplinari e per la vita.
L’alternanza scuola-lavoro, ora PCTO, Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento, ha un ruolo strategico per favorire orientamento e lotta alla dispersione.
Per riuscire a sfruttare pienamente tale importante canale formativo che concilia la parte di preparazione con l’esperienza, è necessario fermarsi un momento, condividere un linguaggio comune, definire finalità formative all’interno della scuola e tra la scuola e il mondo del lavoro che può accogliere e far tesoro di queste esperienze.
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