Ormai si sta progressivamente avvicinando la conclusione di questo secondo impegnativo anno scolastico.
In vista del meritato riposo, mi fa piacere condividere qualche suggerimento di lettura per l’estate.
Quante volte vi sarà capitato di riordinare l’armadio, dei cassetti, la libreria ed essere nell’indecisione di liberarvi di qualcosa: e se, poi, mi serve? È da una vita che sta con me…come posso buttarlo? E, magari, nel momento in cui quell’oggetto o quel documento mi serve, non lo trovo più…
Ecco, allora, una sfida interessante: un libro sul riordino… Il magico potere del riordino di Marie Kondo. Le riflessioni che l’autrice propone, le domande che suggerisce, l’autoanalisi di alcuni comportamenti reiterati aiutano nel rileggere le azioni del riordinare come utili suggerimenti mentali e pratici.
Per chi, invece, è appassionato di biografie, Caterina La magnifica di Lia Celi ed Andrea Santangelo.
In modo molto leggero ma riportando anche i dovuti riferimenti storici e storiografici si riassume la vita di colei che è stata considerata la migliore ambasciatrice della cultura e del gusto italiano nel mondo. Caterina era pronipote di Lorenzo il Magnifico ed è stata regina di Francia dal 1574 al 1589. Anticipo solo che il filo conduttore della biografia è il macaron, biscottino dall’origine interessante, nato nel Medioevo ed esportato in Francia dalla nostra protagonista.
Infine, per chi vuole sfruttare l’estate per l’aggiornamento professionale, un efficace volume sulla ricerca in ambito educativo: I mixed methods nella ricerca educativa di Roberto Trinchero e Daniela Robasto.
Il testo presenta in maniera semplice e divulgativa riflessioni metodologiche e proposte operative per realizzare interessanti ricerche in ambito educativo. Vengono forniti anche interessanti esempi tratti da contesto reali. La lettura offre, a mio parere, un bagaglio di elementi per avviarsi alla riflessione sistematica e controllata del fatto educativo.
Ormai abituati ad una scuola che da quasi vent’anni è stata oggetto di riforme calate dall’alto a danno della sperimentazione dal basso, stimolare l’interesse sulla ricerca nell’istruzione e nella formazione, può aiutare a promuovere un ritorno di tali temi e sui positivi esiti che gli stessi possono offrire in termini di coinvolgimento, partecipazione e riflessione sul modo di essere e di fare scuola oggi.
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