Lavinia Schulz e Walter Holdt hanno realizzato, tra il 1919 ed il 1924, costumi fantastici e futuristici che trasformano i danzatori in opere d’arte ibride.
Durante la visita alla Biennale Arte 2022 di Venezia uno di questi mi ha ispirato per l’immagine del docente esperto.
Figura emblematica, “supereroe” della scuola, che non si è capito cosa debba fare, se non che non comporta nuove o diverse funzioni oltre a quelle dell’insegnamento, come recita la norma.
Sicuramente, la riflessione che ne scaturisce mi dà una conferma: chi guida il Ministero dell’Istruzione non conosce la scuola reale e non sa di cosa ha bisogno!
Ancora una volta, come con il DL 36/2022 sulla formazione, iniziale e continua, si interviene per legge su un tema contrattuale nel bel mezzo della trattativa.
La scuola ha bisogno di un contratto adeguato ai tempi: considerazione del lavoro sommerso, investimento in una formazione riconosciuta veramente funzionale alla professionalità, costruzione di una forma di carriera per il personale docente,… E naturalmente, adeguamento degli stipendi.
La figura del docente esperto è l’ennesima dimostrazione che chi è al Ministero dell’Istruzione non conosce la scuola reale e non rispetta gli impegni assunti con il Patto per la contrattazione nel pubblico impiego.
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