Dovrebbe essere a breve pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto che chiude la vicenda della mobilità del personale docente neimmesso in ruolo nell’anno scolastico 2022/23.

Su questo personale dovrebbe ricadere l’effetto del DL n. 36 del Ministro Bianchi, convertito nella legge n. 79/2022, che ha posto un vincolo di permanenza triennale nella sede di servizio ottenuta con l’immissione in ruolo.

La vicenda è stata complicata dalla tempistica di realizzazione dei concorsi. Infatti, questo personale ha partecipato al concorso bandito nel 2020 quando ancora tale decreto non esisteva. Le lungaggini della pandemia, prima, e il continuo cambio delle commissioni, poi, hanno dilungato i tempi fino ad una fase successiva all’entrata in vigore della legge n. 79.

Codesto personale non avrebbe dovuto essere travolto da tale vincolo, pertanto, si è reso necessario fare i dovuti approfondimenti.

Tra questi vi è stata anche la fase di discussione del contratto integrativo sulla mobilità 2023/24. La soluzione prospettata dal Governo è stata la presentazione di una domanda di trasferimento con riserva in attesa di capire se il piano di attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, in cui tale tematica rientra, potesse contemplare questa deroga dovuta a circostanze non dipendenti dagli interessati o dall’attuale Governo.

Naturalmente, le Organizzazioni Sindacali del comparto scuola non hanno firmato un contratto con regole non certe. Sarebbe come firmare un contratto in cui il datore di lavoro mi indica mansioni, orario, sede di servizio,… Ma si riserva di farmi sapere successivamente lo stipendio!

Pertanto, è stata approvata la consueta ordinanza relativa alla mobilità. Il personale ha presentato regolarmente domanda ed ora si dovrebbe chiudere la vicenda con l’accettazione della richiesta di trasferimento da parte dei neoimmesi in ruolo 2022/23.