Ritorniamo sul tema orientamento dopo l’approvazione delle Linee guida, in attuazione degli investimenti del PNRR.
Le sottolineature da fare sarebbero molte ma ci soffermiamo sulla figura del tutor dell’orientamento e soprattutto sul riconoscimento dell’attività di quest’ultimo.
Infatti, come sappiamo, è in corso la trattativa su alcune sequenze contrattuali di rinnovo del contratto scuola.
Il Ministero dell’Istruzione ha esternato l’intenzione di utilizzare i 150 milioni di euro recuperati dal Ministro Valditara con la finanziaria del 2023 per retribuire della figura del tutor dell’orientamento.
Sono da evidenziare alcune osservazioni: innanzitutto, le risorse citate sarebbero esigue rispetto al numero delle persone impegnate in questo incarico; in secondo luogo, si tratta di un fondo finanziato per ora per l’anno 2023.
Come potete capire, la questione è ancora in alto mare, trattandosi di attività preventivate per una pianificazione pluriennale e che comportano impegno non indifferente dal punto di vista della progettazione, attuazione, monitoraggio, verifica e valutazione.
Ci auguriamo che il proseguo della trattativa possa trovare azioni adeguate in termini di investimento e di visione.
Altrimenti, il rischio è che gli investimenti programmati sul tema orientamento si trasformino nell’ennesimo intervento calato dall’alto da attuare per mero adempimento burocratico.
Il tema dell’orientamento è indubbiamente delicato e rilevante, soprattutto, se pianificato precocemente, sin dalla scuola d’infanzia, per prevenire dinamiche negative e rischi di dispersione.
Non possiamo, pertanto, permetterci che venga affrontato e risolto senza un’adeguata pianificazione e progettualità da tutti i punti di vista.
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