Il 30 Novembre 2022 il Ministro Valditara ha presentato le Linee Programmatiche del proprio mandato alla guida del Ministero dell’Istruzione e del Merito.

Vanno evidenziati i seguenti passaggi.

  • Il Governo vuole mettere la scuola al centro della propria azione.
  • Servono scelte innovative con una strategia riformatrice complessiva.
  • Porre al centro i bisogni degli studenti, dei docenti e del personale ATA e, nel contempo guardare al futuro rimettendo al centro il merito come viatico per una piena affermazione della propria personalità e dei propri talenti.
  • L’aggiunta del merito alla denominazione del Ministero intende sottolineare il ruolo nella scuola nei confronti degli studenti e delle studentesse che, attraverso l’apprendimento possono costruire la propria soggettività, nella consapevolezza dei propri talenti, per valorizzare i talenti di ciascuno. Serve, pertanto una scuola che si adatti agli studenti e non il contrario.
  • La scuola deve tornare ad essere un ascensore sociale.
  • Centrale è il ruolo del docente per coniugare continuamente i saperi con i cambiamenti e per fornire risposte promettenti per il successo dei processi formativi. Le competenze del corpo docente vanno, pertanto, valorizzate adeguatamente per far emergere le migliori pratiche e per restituire riconoscimento sociale. Lo strumento principale sarà la formazione costante e qualificata per garantire l’innovazione della didattica.
  • La dotazione organica del personale docente non subirà un taglio dovuto al fenomeno del calo demografico ma sarà reinvestito per costruire spazi di flessibilità e per raggiungere finalità come la lotta alla dispersione scolastica.
  • Il reclutamento del personale docente è il tema, forse, più complesso e difficile da affrontare, per la mancanza di procedure certe, stabili e ricorrenti. Il tema non va affrontato non solo in chiave amministrativa, ma bisogna considerare la qualità e proporre interventi transitori ed a regime.
  • Verrà modificato anche il sistema di reclutamento dei dirigenti scolastici, così come quello del personale ATA, sia per la selezione dei DSGA e che la formazione costante dei restanti profili professionali.
  • Il CCNL ha già avuto un primo step positivo con le sequenze contrattuali sottoscritte a Novembre 2022. Sulla parte economica sono state, inoltre, recuperate risorse aggiuntive da destinare alla contrattazione, anche per avviare un percorso di valorizzazione del personale della suola. Ora il lavoro entrerà nel vivo della parte normativa.
  • Verranno emanate a breve Linee Guida sull’orientamento per dar seguito a quanto previsto dal PNRR in materia di lotta alla dispersione ed orientamento permanente.
  • La collaborazione tra scuola e famiglia dovrà essere rafforzata rivedendo il Patto educativo di Corresponsabilità del 1998.
  • Rilancio e potenziamento dell’istruzione tecnica e professionale e terziaria professionalizzante attraverso la riforma degli istituti tecnici e dell’istruzione e formazione professionale e degli ITS, già in fase di attuazione attraverso il PNRR, che va, tuttavia, rivista rispetto all’impianto prospettato dal Governo precedente.
  • L’inclusività deve diventare centrale per il successo formativo per tutti: per questo verrà incrementato l’organico del personale docente specializzato.
  • Potenziamento dell’attività motoria e sportiva.
  • Forte impegno per il contrasto al bullismo ed al cyberbullismo, enfatizzato dopo l’esperienza della pandemia.
  • Misure specifiche destinate alle scuole paritarie non lucrative per garantire l’attuazione di un sistema pubblico integrato.
  • Interventi mirati alla riqualificazione dell’edilizia scolastica.
  • E’ necessario sburocratizzare le procedure nella scuola, sul quale sta già lavorando un gruppo di lavoro per la semplificazione su tre livelli di intervento collegati tra loro: semplificazione normativa, innovazione regolamentare e organizzativa, interventi operativi e tecnologici. Va riscritto il testo unico delle norme sulla scuola che risale al 1994.
  • Metodo di lavoro sarà il costante confronto con le commissioni, le parti sociali e le rappresentanze delle Regioni, dei Comuni e delle Province, con il personale della scuola, gli studenti e le famiglie.
  • Diplomazia della scuola: per fare del nostro sistema educativo un polo attrattivo per gli altri Paesi e per esportare le nostre migliori esperienze in aree strategiche degli altri Continenti.

Attendiamo di vedere come, quando e quanto delle Linee Programmatiche presentate avrà seguito nelle scelte politiche ed economiche delle diverse legge di programmazione economico finanziaria del Governo.