Per la tutela della sicurezza nei luoghi di lavoro, il decreto legislativo 81/2008 equipara gli studenti e le studentesse ai lavoratori ed alle lavoratrici in alcune situazioni particolari. Quindi, i docenti ed il personale ATA, i dirigenti devono prestare la dovuta attenzione nel momento in cui gli studenti sono coinvolti in attività che prevedono l’utilizzo di laboratori, di attrezzature particolarmente pericolose o conducono esperimenti.

Infatti, nel momento in cui si utilizza un laboratorio e si conduce un’attività di esperimento, tali situazioni vanno configurate nel cosiddetto documento di valutazione dei rischi della scuola, in quanto possono prefigurare situazioni di rischio sulla sicurezza. Appunto per questo, a tutti gli effetti, gli studenti partecipanti a tali attività sono equiparati ai lavoratori e, pertanto,  godono dei medesimi doveri e dei medesimi diritti. Infatti, sono tenuti a conoscere i rischi cui possono andare incontro e devono essere preparati a prevenirli. Anche gli studenti sono tenuti ad assumere comportamenti rispettosi del tema di sicurezza, sul quale la scuola ha il dovere di effettuare la dovuta formazione ed informazione.

La situazione di utilizzo dei laboratori prevede una non equiparazione a tutti gli effetti nel caso in cui l’esperimento venga condotto direttamente dal docente e gli alunni devono limitarsi ad osservare, affievolendo il carico di responsabilità.

Una situazione analoga di equiparazione avviene nelle esperienze di alternanza scuola lavoro: infatti, gli studenti entrano in un luogo che è differente dall’ambito scolastico e questo chiama in causa il documento di valutazione dei rischi dell’azienda ospitante. In quest’ultimo vanno delineate tutte le possibili situazioni di rischio a cui lo studente va incontro nel momento in cui conduce questa esperienza presso di loro. Pertanto, sia nell’attività di laboratorio che nella costruzione ed attuazione di esperienze di alternanza, è fondamentale prestare la dovuta attenzione a tutte le situazioni di sicurezza che si vengono a configurare che equiparano lo studente e la studentessa, l’alunno e l’alunna ad un lavoratore